Pratomagno: la coltivazione della segale nella tradizione della nostra montagna

Testo e foto di Vannetto Vannini Mettendo insieme brandelli di memoria, ricordi dell’adolescenza e proverbi sentiti direttamente nel secondo dopoguerra   dallo bocca dei vecchi montanari del Cocollo, rimasti tenacemente aggrappati alla loro povera terra, la tradizione della coltivazione della segale che ormai è diventata storia, merita considerazione e uno spazio su Terre Alte. Da tenere […]

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Pratomagno: la cultura del grano nell’alimentazione fino alla Seconda Guerra Mondiale

Testo e foto di Vannetto Vannini Per chi abitava la nostra montagna, come in tutte le altre montagne italiane, fra i tanti problemi da risolvere quotidianamente c’erano quelli sulla sufficienza alimentare e sulla viabilità. Soprattutto il primo era vitale e ritenuto a ragione l’elemento discriminante di maggior rilievo all’interno della stratificazione sociale, che comunque era […]

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Monte Cocollo. Diversità dell’architettura abitativa fra il versante che guarda la valle (nord-ovest) e il versante che guarda il Ciuffenna (nord-est)

Testo e foto di Vannetto Vannini Il versante del monte Cocollo orientato a nord ovest che guarda il corso dell’Arno   e i monti del Chianti, è delimitato in basso dal percorso della Setteponti nel tratto che si svolge sul filo superiore argilloso delle balze fra Loro Ciuffenna e   Castelfranco di Sopra, interessando i paesi di […]

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Il castagno: l’albero della sopravvivenza in montagna

Testo e foto di Vannetto Vannini Introduzione Nel territorio del Pratomagno, negli appezzamenti non usati per le varie coltivazioni a rotazione annuale come cereali, legumi, pascolo e ubicati dai 300/350 m di altezza, appena sopra la Setteponti fino in alta collina e poi montagna a circa 900/1000 m di quota e anche oltre, il castagno […]

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Pratomagno: i disciplinati o flagellanti della Trappola.

Durante le nostre escursioni in Pratomagno che hanno toccato la frazione della Trappola, molte volte per merito del socio CAI   Giancarlo Ghini Nocini, profondo conoscitore delle tradizioni e della storia lontana e recente di quel paese montano, abbiamo parlato  della presenza in certe processioni religiose  dei  disciplinanti o flagellanti, chiamati anche “ battuti bianchi ” […]

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Pratomagno Reggellese: la malga di Casa Pratopiano (m.1044).

Da sempre, il nostro Pratomagno durante l’estate ha visto pascolare nel proprio territorio branchi consistenti di cavalli e mucche, ma soprattutto   fino al secondo dopoguerra migliaia e migliaia di pecore, sia nel versante valdarnese ma particolarmente in quello casentinese che morfologicamente è molto più dolce e quindi più adatto a questa attività. La stessa prateria […]

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Pratomagno: Il vetturino un mestiere ormai scomparso.

La forte crescita economica avvenuta in Italia dopo gli anni Cinquanta, anche a causa della ricostruzione del dopoguerra, se determinò nel fondovalle e a quote superiori come lungo la Setteponti  la crisi della mezzadria, nei borghi del Pratomagno dove questo tipo di conduzione agricola era inesistente,  portò comunque al collasso una società che si fondava […]

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Pratomagno: parole, tradizioni e oggetti oggi scomparsi (Vento Rovaio – Molenda – Maniolo)

Nel nostro Pratomagno, come in tutte le zone montuose d’Italia, l’evoluzione linguistica e la perdita delle antiche tradizioni, causa l’isolamento viario e commerciale di un tempo, sono state più lente che nel fondovalle e fino a metà del secolo scorso vi erano nel linguaggio comune dei montanari parole arcaiche che non venivano più usate da […]

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Setteponti/Monte Cocollo: la farina di ghiande al “tempo della fame”.

Negli antichi proverbi popolari, elemento fondamentale è sempre stata un’ironia acuta e mirata che caratterizzava lo spirito segreto della gente. Ma oltre all’ironia c’è sempre stato anche un filo conduttore che ci riporta alla storia civile e sociale vissuta nel tempo passato dalle popolazioni. Fra i proverbi più comuni citati come termine di paragone dai […]

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Pratomagno: i cumuli di sassi di Poggio Donna Morta e Poggio Uomo Morto e i pellegrinaggi devozionali e penitenziali dalla Setteponti a Bagni di Cetica.

Nel tratto di sentiero che dalla Massa Ladronaja (il Masso – m 1401) porta al Varco alla Vetrice (m 1450), oggi sentiero CAI 20, appena sotto il crinale di P. Donna Morta (m 1418) e poi in quello del vicino e sovrastante P. Uomo Morto (m 1453), erano presenti e ben visibili due enormi cumoli […]

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