Per la gente della nostra montagna il Ciuffenna è “il fiume” (mai chiamarlo “torrente” o peggio “borro”, sarebbe dispregiativo) e con i suoi19 Km di lunghezza e un dislivello di1362 metri , risulta nel Valdarno il più lungo affluente di destra dell’Arno ( a sinistra è l’Ambra con32 Km).
Il bacino imbrifero del Ciuffenna è4600 ettari, quello classificato Montano con un D.R. del 23/6/1930 si estende per circa4493 ettariinteressando soprattutto il comune di Loro Ciuffenna e una piccola parte del comune di Castelfranco di Sopra. Sul lato destro c’è un solo affluente rilevante: il “Borro di Rigodi” che scende da Modine. Sul versante sinistro l’affluente principale è il “Borro di San Clemente” che riceve l’acqua dal “borro de Cigno”, dal “borro della Contea” e dal “ borro di Tanella”. Ogni corso d’acqua ha i suoi ponti, necessari per le comunicazioni fra una frazione e l’altra, fra le frazioni e il capoluogo, fra la strada principale e gli opifici, e per raggiungere i campi da coltivare. E’ difficile stabilire quando questi ponti furono costruiti, sicuramente sostituirono strutture in legno.
I vecchi ponti sono una testimonianza importante del passato della gente di montagna e della storia della montagna stessa. Terre Alte tornerà spesso su questo argomento e per chi volesse approfondire vengono consigliati i seguenti testi: “Loro Ciuffenna e le sue acque” ASKA edizioni, 2009 – “ Le acque del Pratomagno , risorse idriche e territorio” Comunità Montana Pratomagno, 1990.
Nella foto: il ponte sul borro del Cigno che mette in comunicazione la strada della Trappola con un ex molino a quota 550.
Testo e foto di Vannetto Vannini
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