Con il toponimo Croce al Fosso è chiamata una località nel comune di Castelfranco di Sopra ad un quota appena superiore a 1000m (circa 1025) situata lungo il sentiero CAI 35 esattamente nel punto in cui dalla costa di Montrago, si stacca verso il Valdarno lo sperone del Monte Cocollo che, poco sotto, per un certo tratto fa da confine fra il comune di Loro Ciuffenna e di Castelfranco di Sopra.
Il toponimo non è segnato in nessuna cartina topografica ma si tramanda per memoria , è intuibile allora che pian piano la memoria si perderà e con essa anche il toponimo; nella carta IGMI 1:25000 è invece riportata una fonte vicina, Fonte al Ramarro, che attualmente però non esiste più. Il nome Croce al Fosso deriva perché in quel punto il crinale si restringe tanto da diventare un esile cresta in quanto ai lati (Ovest e Est) l’erosione ha provocato due canaloni scoscesi e nei pressi è stata posizionata una croce di legno . Dai due canaloni nascono rispettivamente, salendo verso Montrago, a sinistra il torrente Faella che attraversa il comune di Castelfranco di Sopra, nel altro canalone di destra nasce il torrente Rigodi il cui corso si svolge soprattutto nel Comune di Loro Ciuffenna. Dal punto dove è posizionata la croce il panorama è veramente bello su tutto il Valdarno e sui monti del Chianti.
Quando, fino agli anni quaranta del secolo scorso, era consuetudine fare dei pellegrinaggi religiosi verso Bagni di Cetica partendo dai paesi della Sette Ponti, la Croce al Fosso era un luogo strategico del percorso, perché era il luogo dove le comitive si fermavano a fare colazione presso la fonte, riposandosi poi prima di affrontare la ripida salita per Montrago proseguendo poi per il Masso Latronaia e il Varco di Gastra. Da ricordare che durante questo tratto di pellegrinaggio, molti per penitenza portavano una pietra più o meno pesa che gli uomini gettavano in località Uomo Morto e le donne a Donna Morta.
Senza dubbio la croce è stata messa per ricordare un fatto accaduto, sicuramente la morte di una persona, però non sappiamo chi, come e quando. Nel punto dove la croce è stata collocata non esistono scritte e date. La croce attuale è di legno, in buone condizioni, ed è la stessa croce di 20 anni fa. Sicuramente non è la croce originaria in quanto da una ricerca fatta dal sottoscritto molto tempo fa, è risultato che quella zona era chiamata “Croce al fosso” anche alla fine del 1800 e quindi è logico pensare che la croce sia stata sostituita più volte. Tutta la zona che circonda la “Croce al Fosso” è interessantissima per il panorama, la geologia e l’ambiente.
Testo e foto di Vannetto Vannini