La Villa L’Antica (Rignano)

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Situato sulla sommità di una collina, ad una altitudine di poco superiore ai 400 m., il castello di Antica è stato trasformato nel seicento in villa con annessa fattoria. Villa L'Antica1Il nome della località è probabilmente l’abbreviazione del più remoto toponimo di Agia Antica contratto poi in “Ientica”, attestato nelle seconda metà del secolo XI in due pergamene provenienti dal soppresso monastero di San Pier Maggiore di Firenze, a favore del quale venne effettuata una cospicua donazione di beni, compresa una corte con castello e chiesa ad Antica, da Gisla di Rodolfo in due occasioni: il 27 novembre 1073  ed il  5 dicembre 1085. Il documento più antico che menziona direttamente il castello è un rogito della Badia di Vallombrosa del 1129. Il castello fu devastato dai ghibellini dopo la battaglia di Montaperti nel1269. Il Castello è menzionato ancora in diversi documenti della Badia di Vallombrosa . Tra questi è importante quello del 8 aprile 1312 che vede una vendita di terre ubicate presso il “castrum destructum et rovinatum” d’Antica . Vi ebbe signoria la famiglia fiorentina degli Abati, ad un membro della quale sarebbe appartenuto un anello, rinvenuto nel 1612, al momento della rimozione di alcuni muri del vecchio castello in occasione dei lavori per innalzare la Villa progettata dalla famiglia Pandolfini, anchessa fiorentina, che in quel momento lo possedeva. Villa L'Antica2Poche sono le testimonianze architettoniche medievali superstiti e tra queste la più cospicua è costituita dalle strutture della chiesa di S. Andrea, suffraganea della Pieve di San Leolino nella Diocesi di Fiesole, che diede il nome ad uno dei popoli della lega di Rignano, come riporta un documento del 1322. In una visita pastorale del 1436 la chiesa era in precarie situazioni che non migliorarono nel secolo successivo tanto che nel 1572 sant’Andrea fu unito a S. Cristoforo a Perticaia. Dalla metà del XV° secolo a tutto il XVI° la chiesa fu sottomessa al patronato, prima dei Bardi e in seguito dei Gualterotti. Negli ultimi decenni la chiesetta è stata adibita a deposito di attrezzi agricoli.

 

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