Campovecchio è una località un po’ isolata del Comune di Talla, situata fra il territorio della frazione di Bicciano e la strada della Crocina e percorrendo tale strada in discesa nel versante casentinese, il luogo è visibile a destra e indicato da un cartello stradale.
La stradella di accesso è bloccata da una sbarra e nella borgata vive attualmente solo una famiglia. Le case però stanno ad indicare che per secoli la località è stata abbastanza popolata, ed a testimonianza di ciò vi è la presenza di una antichissima chiesetta absidata dedicata a Sant’Apollinare che denota una tipologia costruttiva romanica con unica aula con paramento a filaretto e il campanile a vela nella parte posteriore. Il toponimo Campovecchio è piuttosto diffuso in montagna ( esiste anche fra la Rocca Ricciarda e Montrago) soprattutto relativo ad una estensione di terreno; in questo caso invece indica un abitato per cui, alcuni storici, in considerazione che nel vecchio linguaggio militare “campo” significava “accampamento”, pensano che il toponimo potrebbe derivare dalla presenza di un vecchio stanziamento militare a controllo di una strada.La probabile strada, doveva essere quella che valicando la catena montuosa al Poggio della Basilica o Baselica) univa due vie di comunicazioni importanti fra Valdarno (Strada dei Sette Ponti /Cassia Vetus o Clodia ) e Casentino (Flaminia Minor) . (Vedere “Pieve di San Quirico Soprarno o in Alfiano e Poggio della Basilica o Baselica- Castiglion Fibocchi).
La presenza dell’antichissima chiesetta dedicata a Sant’ Apollinare (patrono di Ravenna al quale è dedicata la maestosa basilica di Sant’ Apollinare in Classe) denota la presenza dei bizantini che, scesi dall’Appennino casentinese-romagnolo, avevano creato una serie di avamposti armati sul crinale del Pratomagno controllando varie vie di transito nel tentativo di contrastare l’avanzata delle tribù longobarde.
Foto e testo di Vannetto Vannini
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