Il castello, costruito molto probabilmente verso il X° secolo era posta a difesa del torrente Ciuffenna e del borro delle cave. E’ documentato a partire dal 1154 e un documento posteriore ne parla nel 1247. Fu proprietà dei Conti Guidi, passò da questi ai loro alleati i Conti Ubertini. Il castello di questa famiglia, come tutti gli altri del comprensorio, era ghibellino e per questo furono tutti combattuti dalla città di Firenze. Dopo gli Ubertini i signori del castello divennero i Pazzi che, anche loro ghibellini come i loro comitali, furono in guerra con i fiorentini. Questa famiglia divenne quella più importante del territorio circostante avendo in sua potestà anche la Badia di Soffena, La Chiesa di Santa Maria in Mamma (la Badiola a San Giovanni), l’Oratorio di San Michele Arcangelo alle Ville. Quando i Fiorentini decisero di fondare le “Terre Nuove”, specialmente quella di Terranuova, il castello fu spopolato e via via perse la sua importanza. Nel borgo,oltre all’evidente forma che deriva sia dal terreno che dall’andamento delle vecchie mura castellane è ancora possibile scorgere lacerti di case e pezzi di mura medioevali. Nel castello esistevano due chiese, Santa Chiara e Santo Stefano, che erano nel giuspatronato della famiglia Concini e quindi, per eredità in linea femminile, ai Medici, il cui stemma è posto sulla facciata della chiesa rimanente, sul piano davanti al Castello, che ha ereditato anche il titolo di quella andata perduta.
La chiesa di Santa Croce e Santo Stefano
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