La Pieve di San Giovanni Battista a Cavriglia è una pieve molto antica. Certamente il luogo era abitato fin dal tempo dei Romani e molto probabilmente si poneva sulla strada Cassia Adrianea che passava da questi luoghi. Una chiesa doveva essere presente già prima del Mille ma, il primo riscontro documentale, si ha con una pergamena nelle carte della Badia a Passignano la quale attesta che un tal Zanobi, figlio di Ridolfo, assegnò a quella Badia un podere sito nel “Piviere di San Giovanni a Cavriglia”. Esiste poi una bolla inviata da Papa Pasquale II° nel 1103 alla Badia di Nonantola dove viene ancora citata la nostra Pieve. La Pieve assunse in seguito molta importanza e nel 1299, nel registro delle Pievi e dei pivieri della diocesi di Fiesole, risultano dipendere dalla Pieve di San Giovanni 13 chiese suffraganee. La Pieve era stretta tra giganti. Infatti aveva a sud la Badia di Coltibuono e la Pieve di Galatrona, a nord le pievi di Gaville e San Pancrazio, oltre alla Badia di Monte Scalari. Si allargava quindi verso la valle dove infatti aveva, fra le suffraganee, le chiese di Pian Alberti (San Giovanni) e Montevarchi. Prendendo sempre più importanza questi castelli, nel 1591 la chiesa di San Lorenzo a Montevarchi ottenne il titolo di Propositura e nel 1672 il Vescovo di Fiesole ratificò un accordo tra il Pievano di Cavriglia e quello di San Giovanni staccando il Piviere del Castello di San Giovanni. Durante il Medioevo fino alla costituzione del Comune di Cavriglia la Pieve seguì le vicende del Castello di Montaio di cui il villaggio di Cavriglia era il mercatale. La chiesa era in stile romanico che oggi si può apprezzare quasi solamente dalla parte posteriore dove sono ancora visibili l’abside ed il filaretto. La chiesa, sia nella facciata che nell’interno subì molte modifiche, sia nel 1778 che nel 1900 che l’hanno condotta all’attuale forma barocca.
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