La Chiesa di Santa Maria a Sociana

In Valdarno Pievi e Opere d'Arte Pievi ed Opere d'Arte Valdarno pievi ed opere reggello

Il Plesner afferma che la chiesa si trovava molto vicina alla Cassia che in un diverticolo, partendosi dalla tracciato conosciuto modernamente come “Setteponti” giungeva al Ponte di Rignano. Siamo al corrente  che la famiglia Ciurianni nei primi anni del ‘300 acquistò numerosi poderi nelle vicinanze, ci sono dei documenti del 1308 che li attestano. La famiglia quindi, come la più influente del luogo, ottenne il patronato della chiesa come recita un documento del 1331. Il patronato non era però esclusivo dovendosi tenere in coabitazione con gli Altoviti. La chiesa e la relativa parrocchia, pur essendo sulla sponda destra del fiume, faceva parte del piviere di San Leolino e della Diocesi di Fiesole. La cosa deve essere messa in evidenza perché si tratta del solo caso conosciuto in cui una chiesa suffraganea non si trova collocata sulla stessa sponda dell’Arno ma in quella opposta, determinando quindi un piviere, l’unico, sulle due rive del fiume. Entrando in crisi la famiglia Ciurianni, in breve il patronato rimase solo agli Altoviti. Una visita pastorale del 1436 trova la chiesa con gravi problemi statici al tetto e bisognosa di restauri che in seguito furono effettivamente eseguiti. Da un’altra visita pastorale sappiamo che nel 1564 nella chiesa operava la Compagnia di San Sebastiano. Nel 1709 venne terminata la costruzione del portico antistante la chiesa, così come è testimoniato da un’iscrizione incisa sulla lastra di pietra arenaria (con inciso lo stemma dei Soldini) attualmente murata sulla parete della vicina canonica. Come ultima notizia possiamo indicare che nell’anno 1833 la chiesa venne divisa dal piviere di San Leolino ed affidata come suffraganea alla Pieve di Pitiana.

La chiesa, ad un’unica navata, si presenta oggi nell’aspetto conseguente al rifacimento degli anni venti del ‘900, con elementi di gusto eclettico e storicistico tipici di quell’inizio secolo, intriso di rimandi all’arte medievale e rinascimentale.Le capriate sono dipinte a piccoli motivi geometrici colorati; le vetrate sono realizzate con piombature. Nel presbiterio si trovano due grandi bifore ad archetti acuti di stile neo-gotico, mentre neo-rinascimentali appaiono la fonte battesimale e la balaustra in ferro battuto. Lungo la fiancata ovest della chiesa si eleva sul muro perimetrale. Al termine della navata un alto campanile a vela, a due ordini di campane, sormontato da una cuspide con una croce in metallo; di particolare pregio le cornici in pietra arenaria. Sul fronte posteriore della chiesa si trovano una casa colonica con i suoi annessi agricoli (tinaie, stalletti, magazzini, forno).

 

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