Villa di Montelucci

In Valdarno Ville e Giardini Ville e Giardini Pergine

La Villa-Fattoria di Montelucci ha una storia lunga e singolare. Il significato letterale di Montelucci , che deriva dal latino Mons Lucii o Monte Luci, è “Montagna della Luce”. Immagine57In antichità esisteva solo il Castello posto sull’altura vicina. Si presume che l’edificazione del Castello risalga al XI° secolo (vedere scheda relativa). Situato in posizione strategica a 500 m sopra il livello del mare, su una collina al centro del triangolo fra i castelli di Pergine, Pieve a Presciano e Civitella, controllava la strada che da Arezzo si immetteva in Valdambra. Nonostante la sua distruzione, accaduta nel XIII° secolo durante la guerra tra Firenze e Arezzo, sono ancora visibili i ruderi: è ancora possibile visitare la Cappella di San Tommaso, così come le rovine delle mura e delle case circostanti. Immagine58Un po’ discosto dal castello , in posizione più bassa, si trovava il “mercatale”, il luogo cioè dove gli abitanti del castello e del contado che da esso dipendeva, potevano acquistare e vendere le merci, fare cioè mercato.  La proprietà del castello e dei terreni limitrofi, quindi anche del mercatale, nel corso dei secoli è appartenuta a molte eminenti famiglie toscane, clericali e civili, che si sono avvicendate nel possesso del luogo: in origine possesso della Badia di Agnano fu acquisito dagli Ubertini ai quali lo sottrasse il famoso Vescovo di Arezzo Guido Tarlati nei primi anni del 1300; in seguito ne fu proprietaria la famiglia Serristori che dal Cinquecento  cominciò la sua irresistibile ascesa di possidenti della zona; questi lo passarono alla famiglia valdarnese dei Mannozzi (1600). I Mannozzi, che iniziarono la trasformazione da abitazioni rurali a “Villa da Signore” si presume verso la fine del  XVI°, vendettero la proprietà alla famiglia Castelli che, con Domenico di Pier Francesco la mantennero fino al Settecento, quando passò per eredità, essendosi estinta la famiglia “da Castello, ai Dini, facoltosa famiglia di Firenze. A questi seguirono gli Strozzi (1800) che vi eseguirono notevoli lavori di ristrutturazione nel 1837 che ne determinarono sostanzialmente l’aspetto che anche oggi è visibile e, più recentemente, Immagine60la villa è appartenuta ai Conti della Gherardesca (1900).  Oggi la villa ed il borgo sono stati ristrutturati ed il complesso è divenuto un agriturismo di pregio. Delle abitazioni antiche sono rimaste l’edificio a due piani con la scala esterna sotto la quale si apre un accesso con arcone che permette di entrare nei locali a piano terreno e l’altro edificio con la torre-colombaia. Nel seicento e settecento era presente anche una cappella-oratorio dedicata alla Madonna del Carmelo che fu di patrocinio della famiglia Castelli che però non è più esistente.Immagine59