La badia di Sant’Andrea è un edificio religioso che si trova poco fuori dal centro, lungo la via che conduce a San Clemente, nel comune di Loro Ciuffenna, in Provincia di Arezzo.
Già esistente nell’XI secolo, è citata in un atto rogato nel Castello di Loro del 1065. In seguito la chiesa e tutti i suoi beni furono donati all’Eremo di San Bartolommeo a Gastra. Ancora più tardi fu sottoposta alla potestà della Badia di Santa Trinita in Alpi e quindi di quella di San Salvatore a Soffena. Nel 1425, in seguito ad una bolla del Pontefice Martino V° venne incorporata all’Abbazia di Vallombrosa, quindi nel XVI° secolo divenne suffraganea di Gropina. Il Vescovo di Arezzo, nel 1737 la staccò dalla Pieve di San Pietro e l’elevò al titolo di arciprioria. L’edificio, esempio
di romanico particolarmente austero, presenta una facciata a grandi conci di arenaria con semplice portale architravato e bifora con capitello a stampella con la stessa tecnica costruttiva della Pieve di Gropina. Sulla parte terminale è posto il piccolo campanile a vela. L’interno, a navata unica con copertura lignea, è concluso da un’abside quadrangolare voltata a crociera. Attualmente la parete interna di fondo separa la parte absidale dal resto della chiesa e su di esso è inserita una tela settecentesca dell’altare principale, raffigurante la Vergine e S. Giovanni Gualberto. In prossimità del presbiterio si apre una celletta che conserva le reliquie dell’eremita Frate Forte. Interessante l’annesso alla Badia con conservato un tratto della via medioevale ed un elegante pozzo in pietra. Sul lato sinistro della chiesa si può notare un grande casolare che è quanto rimane, molto rimaneggiato, del convento dei canonici. Sempre sul fianco sinistro un muro che sembra coevo della pieve limita un ambiente che doveva essere la piccola corte del monastero. Al momento la chiesa che è stata recentemente restaurata dalla Soprintendenza è chiusa al pubblico, ma se ne auspica una veloce riapertura a beneficio della collettività.
