La pieve di San Pietro si trova a Bagno a Ripoli, a ridosso del confine comunale con Firenze, nella zona di Sorgane. La prima attestazione documentaria, risalente al 790, ricorda la Plebs Sancti Petri sito Quarto: il nome antico indicava la localizzazione della chiesa al quarto miglio da Firenze, lungo la strada che nel Medioevo ripeteva il tracciato dell’antica via Cassia, anche se non è certo che il documento si riferisca a questo edificio. Comunque la prima documentazione sicura risale al 31 marzo 966 quando, alcuni beni posti nel suo territorio, furono dati in affitto al capitolo fiorentino.Pochi anni dopo era già attiva una comunità di canonici regolari che vennero privilegiati in una bolla di papa Niccolò II inviata al pievano Nitido il 24 novembre 1059. Poco dopo però la pieve di San Pietro a Quarto perse la sua autonomia e fu sottoposta alla giurisdizione della Abbazia di San Miniato al Monte, alla quale venne riconfermata nel 1184 da papa Lucio III. Alla fine del XIII secolo la pieve non godeva di particolare floridezza economica nonostante amministrasse un territorio composto da 16 chiese suffraganee; chi invece godeva di una certa autorità era il suo rettore Giunta che nel 1275 venne nominato sottocollettore per le decime dello stesso anno. Nel 1306 era attiva una Compagnia dei Laici dedicata alla Santa Croce che fu la maggior finanziatrice dei lavori di abbellimento dell’interno: nel 1320 venne affrescato con una raffigurazione di San Giovanni il primo pilastro di sinistra mentre nel 1359 il terzo pilastro di sinistra venne decorato con un affresco riproducente Santo Stefano lapidato. Nel 1371 venne costruita la cappella del fonte battesimale come attesta un’iscrizione posta sul quinto pilastro di sinistra. Il capitolo dei canonici non era più attivo nel 1393 e nel 1475 il patronato della pieve passò dai Giacomini agli Strozzi i quali a loro volta lo cedettero al vescovo di Firenze nel 1530. Nel 1512 durante il plebanato di Niccolò Strozzi venne fusa una nuova campana e lo stesso campanile venne modificato. Nel 1758 il pievano Picchianti fece importanti lavori all’edificio: fu rialzato il pavimento, furono rifatte le volte e la sacrestia, e furono aumentati gli altari e le campane; nel 1789 il pievano Andreini fece fare altri lavori e nel 1855 il pievano Cecchini fece ricoprire a stuoia il soffitto.
La chiesa subì dei danni in occasione del terremoto del 18 maggio 1895:« La facciata di pietre conce si distaccò alquanto dai muri laterali. (…) Anche l’alta torre campanaria, di forma antichissima, presentava lesioni, fortunatamente non gravi » ll’aspetto romanico dell’edificio: l’interno venne stonacato e furono rimosse le aggiunte barocche; le finestre rettangolari furono sostituite da monofore e la decorazione a monocromo del protiro venne distrutta. Nel 1932 iniziò un importante serie di restauri diretti dall’architetto Luigi Zumkeller che portarono al ripristino dell’aspetto romanico dell’edificio: l’interno venne stonacato e furono rimosse le aggiunte barocche; le finestre rettangolari furono sostituite da monofore e la decorazione a monocromo del protiro venne distrutta.
La chiesa di San Pietro è situata al centro del complesso plebano di Ripoli e consiste in una basilica a tre navate coperte a tetto e conclusa con abside semicircolare. Del complesso plebano fa parte anche un bel chiostro.