Un percorso che ci porta in Mugello, raggiungibile in circa un’ora con l’autostrada. Il percorso è la continuazione ideale di quello che alcuni anni indietro percorremmo con il CAI sulla Montagnola per visitare altre Ville Medicee. In questa occasione ne vedremo due veramente splendide.Arrivati a San Piero a Sieve (204 mslm) e, dopo aver parcheggiato la macchina, ci dirigiamo in salita verso la Fortezza Medicea di San Martino. Un complesso davvero impressionante ma che purtroppo per ora non è visitabile.
Circumnavigate le mura, ne vale la pena per rendersi conto della loro possanza, lasciamo la fortezza alle nostre spalle e voltiamo a destra brevemente nella strada percorsa per arrivare. Troviamo una strada bianca che in breve ci porta alla provinciale. Attraversata quest’ultima prendiamo ancora subito la strada bianca, molto larga, che in salita ci porterà alla Villa Il Trebbio (435 mslm).
La villa si trova nella zona dalla quale erano originari i Medici e fu una delle prime residenze (se non la primissima) che essi fecero costruire fuori Firenze. Appartenne infatti già a Giovanni di Bicci de’ Medici, il patriarca delle fortune familiari. La tenuta era in una posizione strategica, dall’alto di un poggio che dominava la Val di Sieve, ad una confluenza viaria (Trebbio significa infatti trivio cioè un punto dal quale, a differenza del bivio, si dipanano tre strade). Dopo la sua morte (1428) il figlio Cosimo de’ Medici fece ristrutturare al suo architetto Michelozzo quello che doveva assomigliare a un castello fortificato. Il Vasari la indica come seconda a essere ristrutturata, dopo la Villa di Cafaggiolo e prima di quella di Careggi, anche se studi recenti hanno appurato che la prima assoluta fu il Trebbio , i cui lavori si dovrebbero essere svolti tra il 1427 e il 1433. |
Lasciata la villa, sempre su stradella, questa volta in leggera discesa tra campi lavorati e un boschetto che costeggia nell’ultimo tratto un torrente, arriviamo alla possente Villa di Cafaggiolo.
Appartenne alla famiglia sin dalla metà del XIV secolo e fu ristrutturata da Michelozzo su incarico di Cosimo il Vecchio in una data molto incerta tra il 1428 ed il 1451.[1] Il Vasari la indica come il primo progetto di Michelozzo in una delle ville di famiglia, anche se alcuni studi recenti metterebbero la vicina Villa del Trebbio come quella di più antica ristrutturazione. Abitata in genere nel periodo estivo, fu amata da Lorenzo de’ Medici, che vi risiedette nell’adolescenza e vi ospitò spesso la sua corte di filosofi umanisti: Pico della Mirandola, Marsilio Ficino e Agnolo Poliziano. Secondo la tradizione qui Lorenzo compose il poemetto intitolato La Nencia da Barberino, dedicato a una bellezza del luogo. |
Dopo la sosta di rigore non ci resta che percorrere i circa due chilometri di strada asfaltata per raggiungere di nuovo San Piero a Sieve. Le due ville sono visitabili mentre la Fortezza, in perenne rifacimento, non lo è.
Per quelli che ricorderanno che nelle ville Della Montagnola si perpetrarono efferati delitti da parte di esponenti della famiglia Medici anche in quest’ultima non manca un efferato delitto:
Don Pietro de’ Medici, il figlio minore del granduca Cosimo I, fu una delle personalità più fosche di tutta la storia del casato mediceo. Viaggiò in Spagna, dove prese l’epiteto di “Don” e nessun cronista ci risparmia la sua cattiva fama di persona violenta, viziosa, prepotente e scialacquatrice. Nel 1576 si sposò con Dianora di Toledo, sua cugina da parte di sua madre Eleonora di Toledo. La loro storia amorosa non fu felice: due persone di indole completamente diversa, alla raffinata damigella Pietro avrebbe preferito la compagnia di donne di malaffare scelte come amanti. Abbandonata al suo destino la sposa iniziò a frequentare per caso il gentiluomo Bernardo Antinori, appartenente a una nobile famiglia fiorentina. Traditi da alcune missive intercettate, furono scoperti da Pietro, che decise di liberarsi una volta per tutte di quella moglie che era ostacolo alla sua vita dissoluta e motivo di infamia. Scelse il modo più brutale: rimasto solo con essa nella villa di Cafaggiolo la soffocò con le sue stesse mani tramite un “asciugatoio”, come riportano i documenti dell’epoca. In seguito fece voto di non sposarsi più in espiazione dell’uxoricidio. |
Punto di partenza : San Piero a Sieve
Punto di arrivo : San Piero a Sieve
Lunghezza sentiero :12 chilometri (circa)
Zona attraversate : San Piero a Sieve Villa Il Trebbio Villa di Cafaggiolo
Punti di interesse : Ville Medicee di Cafaggiolo e Il Trebbio; Fortezza di San Martino; San Piero a Sieve.
Difficoltà percorso : T
Per chi vuole approfondire segnaliamo i siti WEB:
http://www.castellitoscani.com/italian/smartino.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Villa_medicea_del_Trebbio
http://it.wikipedia.org/wiki/Villa_medicea_di_Cafaggiolo
Il percorso è scaricabile dal nostro sito nella sezione Percorsi Trekking Toscana.