IL CAI CHE VERRA’

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Siamo ad un momento importante nella vita della nostra Sezione del Valdarno Superiore del Club Alpino Italiano. A più di 30 anni dalla sua nascita attraversiamo un periodo di profonda trasformazione sia a livello del Sodalizio in generale che della nostra Sezione in particolare. Il C.A.I. è molto cambiato in questi ultimi venti anni. Da una organizzazione che vedeva il suo messaggio quasi esclusivamente in funzione della “Montagna” intesa sia come raggiungimento di cime che come tutela e sviluppo dell’ambiente montano ad un organismo che piano piano ha aggiunto molti temi alla sua agenda. Il punto di svolta è stato dato dalla pubblicazione del “Bidecalogo” documento che, fatte le dovute differenze, rappresenta un vero e proprio vangelo per l’azione dei soci all’interno delle sezioni. Lo potete trovare a questo link del nostro sito:https://caivaldarnosuperiore.it/wp-content/uploads/2014/05/Bidecalogo-C.A.I.1.pdf . Il Bidecalogo ha rappresentato il momento in cui il C.A.I. si è aperto alla società del 21° secolo, riconoscendo che questa non solo è cambiata ma sta cambiando in maniera molto veloce e che quindi anche noi dobbiamo adeguarci. Sono nati così l’attenzione alla natura in generale e non solo a quella montana, sono state inserite nuove attività all’interno delle nostre sezioni come il cicloescursionismo o la “montagnaterapia”, l’attenzione alle scuole, solo per fare degli esempi, ma soprattutto si è riconosciuto che le Sezioni, che rappresentano l’anima del sodalizio ma che allo stesso tempo, essendo distribuite in ogni angolo del paese hanno abitudini, interessi, condizioni economiche e sociali diverse, le quali rappresentano un patrimonio prima di essere un problema, devono essere stimolate non solo per far arrivare soci nelle montagne del paese, ma anche spinte a valorizzare i loro territori. Ecco dunque l’aggiunta sempre più frequente nelle assemblee e nei documenti della frase: “Le Sezioni sono inoltre chiamate a valorizzare il territorio di loro competenza”. Se questi cambiamenti sono avvenuti a livello nazionale noi li abbiamo messi in pratica in questi ultimi anni. Vogliamo ricordare che dalla nostra frequentazione del Valdarno sono scaturiti quattro libri che ne illustrano i valori e le bellezze. Nel nostro sito web la nostra cultura del territorio è a disposizione di tutti senza limitazioni e gratuitamente. Siamo diventati un riferimento indispensabile per le Amministrazioni pubbliche per i temi di conoscenza e controllo del territorio. Non possiamo che essere contenti del lavoro svolto e del significativo successo della nostra sezione che, come sapete, ormai da alcuni anni supera i 500 soci iscritti. Però qui si innesta la trasformazione della nostra Sezione. Abbiamo detto all’inizio che siamo nati più di trenta anni addietro ed è venuto perciò il momento di fermarsi a valutare quanto fatto, la compagine sociale, indicare le attività verso cui incanalare le nostre energie. Momento importante quindi, caduto in un periodo di trasformazione della componente societaria. Non ci possiamo nascondere che i “nostri padri fondatori”, per una ragione o per l’altra si stanno allontanando dalla gestione e dal coinvolgimento nell’attività sezionale. E’ un passaggio ineludibile in tutti gli organismi. Occorre innovare sia nei temi che nelle persone. Occorre trovare nuovi soci, consapevoli dei valori della nostra organizzazione, che raccolgono il testimone e lo fanno avanzare nel tempo.Siamo quindi ad un cambio generazionale. Di questo ne siamo tutti convinti. In questo quadro si pongono le elezioni per il rinnovo delle cariche sezionali. Quando questo articolo uscirà le elezioni saranno molto probabilmente già avvenute e quindi possiamo solo augurare agli eletti buon lavoro ma da essi ci aspettiamo un impegno significativo per mantenere il successo della nostra Sezione. Vogliamo però prima far riflettere i nostri soci. Il C.A.I. Valdarno Superiore non è solamente un eccellente organizzatore di escursioni a prezzi contenuti. Tutti voi soci vi dovete considerare come aderenti ad un progetto molto più ampio ed ambizioso di quello che può fornire una agenzia di viaggio. Voi fate parte di un organismo che ha importanti valori ed idee di natura che devono essere perseguiti ben al di là del piacere effimero di godere di momenti di condivisione e di immersione nell’ambiente naturale. Quelli lasciamoli ai turisti. Noi aderenti al C.A.I. dobbiamo essere impegnati perché quei luoghi o quei momenti possano conservarsi per le future generazioni e per fare questo non basta partecipare alle escursioni, bisogna impegnarsi fattivamente nelle attività della sezione. Il C.A.I. non è soltanto escursione, sia essa standard o di livello più elevato di impegno professionale come possono essere le ferrate; è organizzazione di mostre, partecipazione con stand alle manifestazioni, incontri con gli Amministrazioni locali o con le istanze superiori dell’organizzazione, studio e segnatura dei percorsi, assistenza e accompagnamento alle scuole, gestione di siti web o facebook, documentazione delle circolari e del giornalino sezionale. Quindi tutto un mondo che, non si esaurisce certo in quello che abbiamo appena detto, deve essere gestito da persone convinte e corrette. Insomma parafrasando uno slogan commerciale che tutti conosciamo: “Il C.A.I. siete voi, siatene orgogliosi, chi può darvi di più!” Vogliamo infine fare un appello ai nuovi eletti. Crediamo che dovrete prima di tutto approfondire il messaggio che volete perseguire e le attività attraverso le quali quel messaggio deve esplicitarsi. Oltre all’impegno personale, costante, ci vuole una visione chiara degli obbiettivi e dei compiti che ognuno di voi sarà chiamato a svolgere, perché essi non sono semplici, come ad un primo momento possono sembrare.

Insieme, Soci e Consiglieri, possiamo fare molto per il Valdarno! Buon lavoro. 

     Lorenzo Bigi

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