Il Castello di Pergine Valdarno

Castelli e Paesi a Pergine Castelli e Paesi in Valdarno In Valdarno

E’ documentato a partire dal 1056 quando, insieme alla sua “curtis” faceva parte dei beni appartenenti alla Badia Prataglia del Casentino. Immagine122Era dotato di mura e nel 1154 fu confermato all’Abate Sasso della Badia Agnano, evidentemente della famiglia Sassi che in quegli anni signoreggiava sul territorio, da parte di Papa Anastasio IV°. Nel 1200 apparteneva, come molti castelli di questo teritorio, alla famiglia ghibellina di origine longobarda degli Ubertini che avevano sostituito i Sassi nel controllo di questa parte della Toscana medioevale. Presso il castello esisteva in quei tempi uno “spedale” detto di “Canapaia” per il ricovero di malati e pellegrini. Immagine123Alla fine del 1300 il liberp comune di Pergine, in quel tempo signoreggiato dalla famiglia Cioni, si pose sotto l’accomandita di Firenze, seguendo ancora la sorte della Badia di Agnano dalla quale formalmente dipendeva. Solo nel 1586, quando il Cardinale Carlo Borromeo, in quel tempo Abate Commendatario, rinunciò ai suoi diritti sulla Badia Di Agnano, anche Pergine passò, insieme agli altri possessi dell’Abbazia, sotto il governo diretto di Cosimo i°.  Nel paese, durante il Cinquecento ed il Seicento, si assiste alla crescita di importanza ed alla contemporanea acquisizione di beni immobili, sia terreni che palazzi, da parte della famiglia fiorentina dei Sestini che si era trasferita da Settignano a Pergine. Di questa famiglia rimangono ancora molti stemmi sui palazzi del paese.

Immagine124

Nel 1772 Pietro Leopoldo, nella ristrutturazione che tendeva a modernizzare lo stato creò, tra l’altro, la nuova comunità dei Cinque Comuni Distrettuali, con Pergine Capoluogo. Gli altri erano Montozzi, Migliari, Badia Agnano, San Pancrazio.

Nel 1800 quasi tutti gli edifici circondanti la piazza erano della famiglia Sestini, una delle famiglie latifondiste della zona.

L’antico borgo murato conserva ancora una buona parte l’aspetto e l’assetto medioevale. Ancora visibili sono i resti di torri castellane che sono state inglobate nell’abitato. Ancora presente è la Chiesa di San Michele che per la prima volta è documentata nel 1200.Immagine125