Villa Cini (Bucine)

In Valdarno Ville e Giardini Ville e Giardini Bucine

La villa è importante perché rappresenta bene un momento della storia della borghesia imprenditoriale valdarnese. La famiglia Cini, dalla seconda metà del ‘700, fu una delle più ricche famiglie borghesi di Montevarchi. Facciata della villaI Cini erano in realtà originari di Levane, tanto che un loro avo, Cino di Biagio di Cino, era stato tra i firmatari dello Statuto di Levane del 1500. Ma, agli inizi del secolo XVIII, il capofamiglia Lorenzo abitava in località Giglio. La fortuna della famiglia cominciò dai suoi tre figli: Iacopo, Giuseppe e soprattutto Orazio. Infatti Orazio Cini riuscì a sposare Maddalena di Simone Guerri. Con la dote della moglie, Orazio acquistò in centro a Montevarchi due case confinanti sul retro che, ristrutturate, si trasformarono in un palazzina di 16 stanze più un fondaco ad uso bottega che aveva l’ingresso in via maestra, oggi via Roma, il retro in via Cennano e tutto il lato destro sull’allora piazza dell’Olmo, oggi piazza Umberto I. Tra il 1772 e il 1774, il palazzo venne ulteriormente allargato con l’acquisto di altre due case confinanti.20130907_104033 Ma per il grande balzo verso la ricchezza dei Cini si rivelò determinante un altro matrimonio, quello di Giuseppe con Anna, cugina di Maddalena, e figlia di Cesario Guerri. Determinante perché, quando nel 1782 furono vendute dai Lorena tutte le proprietà granducali dei Medici ormai estintisi, i Cini, coperti dai Guerri attraverso o come prestanome, poterono acquistare buona parte dei terreni della Fattoria Granducale di Montevarchi. Molti furono anche i beni acquisiti tra Capannole e Pieve a Presciano dove i Cini acquistarono il podere denominato Podere Casaranio : 244 staia più frantoio da olio e strettoio da vino. Dopo una robusta ristrutturazione alla fine del ‘700 che vide trasformare la preesistente casa da padrone nella villa che vediamo ancora oggi, il podere fu detto anche di Villa Cini. La villa era nella linea patrimoniale di Iacopo. All’inizio del 1800 la famiglia subì un repentino tracollo economico che la vide obbligata alla vendita di quasi tutto il patrimonio immobiliare. Anche la villa subì lo stesso destino e fu alienata a vari successivi proprietari. La villa si presenta come un possente parallelepipedo con due corpi distinti. Il primo di tre piani che conserva una poderosa torretta al centro dove è posizionato, in facciata principale un orologio. La facciata ha tre ordini di finestre riquadrate di pietra serena. Al centro spicca, sotto una semilunetta, il balcone su cui si apre una portafinestra, che sormonta la porta di ingresso. All’interno vi sono ampi sale e spiccano i soffitti quasi tutti con travi a faccia vista. Davanti all’ingresso si trova una scala in pietra serena che conduce ai piani superiori. Il secondo edificio, sul lato destro della facciata è più basso, di soli due piani, con al centro un grande portale con arco ribassato. Con molta probabilità doveva essere la fattoria del complesso.La Villa Cini Bucine

Alla villa si accede percorrendo un bellissimo viale alberato. Notevole è anche il giardino prospiciente la villa che recentemente è divenuta un agriturismo di pregio.

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