Cari soci, vi ringrazio per la simpatia con cui leggete la mia rubrica di ricette e questa volta vi propongo un risotto a base di un’erba che conoscete tutti “la malva”. Nome scientifico “Malva sylvestris”, pianta molto apprezzata fin dall’antichità. Di pietanze a base di malva ne parlava nella Magna Grecia addirittura Pitagora e nella Roma imperiale Cicerone e Orazio. Nel medioevo tutti la consideravano la regina delle piante medicinali. La malva è raccomandata per le sostanze mucillagginose che essa contiene e per i principi attivi come la malvina e la malvidina che sono utili calmanti delle infiammazioni dell’apparato digerente ed urinario e come analgesico nei dolori artritici. In cucina si usano le foglie giovani e i nuovi getti, ma sono ricercati anche i fiori che si utilizzano per decorare le pietanze, arricchire le insalate e i boccioli possono essere conservati sott’aceto come i capperi.
Ingredienti: 2 manciate di foglie tenere di malva; 500 g di riso; 120 g di burro o olio di oliva; 2 litri di brodo vegetale; 3 cucchiai di panna; 3 cucchiai di Gruyère grattugiato o parmigiano; una manciata di fiori di malva.
Procedimento:
sciogliere il burro in una casseruola e tostare il riso, versare il brodo caldo e dopo 5 minuti di cottura aggiungere le foglie di malva scelte fra quelle più giovani e sane. Poco prima che il riso sia cotto, unire la panna e il formaggio, regolare di sale. Spegnere il fuoco, unire una noce di burro e mantecare bene il risotto, lasciar riposare un minuto. Servire decorando con fiori di malva. Questo risotto risulterà bello, buono e soprattutto salutare! Tanti auguri a tutti dalla vostra Daniela Venturi. Per la foto cercatene una di una pianta di malva in modo che tutti la possono riconoscere.
Ciao alla prossima. dalla vostra DANIELA VENTURI.