I genitori devono dare ai figli due cose: le radici e le ali!
Questa ricetta fa parte delle mie radici campagnole di cui vado molto fiera e ringrazio per questo i miei genitori.
Agli inizi della primavera le erbe spontanee hanno sempre avuto un posto di rilievo nella cucina povera dei contadini. Era anche un modo di depurarsi dopo aver mangiato tanto maiale nell’inverno e a detta degli scienziati è attuale ancora oggi; anche se i nostri alimenti invernali sono molto più vari. Mangiando erbe selvatiche si aiutano il fegato, lo stomaco, i reni e l’intestino a funzionare meglio e allora provate a fare questa minestra, il sapore è davvero unico
Il nome scientifico dell’erba in questione è SILENE VULGARIS ma è conosciutissima con quello di strigoli, perchè sfregando le sue foglie sfrigolano in mano.Si cerca nei campi o lungo i fossi – cresce ovunque – si prendono le punte giovani e le foglie; così facendo la pianta non viene danneggiata anzi viene stimolata a riprodursi più velocemente.
Ne basta un mazzetto per fare la minestra: la lavi e la triti grossolanamente. Fai un soffritto con cipolla e quando imbiondisce metti gli strigoli, un po’ di passata di pomodoro, un pizzico di sale, aggiungi acqua quanto basta. Fai bollire 20 minuti, poi aggiungi il riso; per me è quello più indicato ma si può adoperare qualsiasi pasta da minestra. Un po’ di formaggio e un filo di olio a crudo completano il piatto.
Non ti piace la minestra?
Fai con gli strigoli il sugo per la pasta, aggiugendo della pancetta a listarelle.
Non hai tempo ?
Fai una bella frittata veloce di strigoli!
Sei a dieta?
Aggiungi le punte degli strigoli alla solita insalata e sentirai un sapore straordinario!
Come avete capito questa erba selvatica è veramente eccezionale e si presta per tutto quello che volete.
Daniela Venturi