Anello delle “Biancane di Leonina”

Crete Val d'Orcia Percorsi Trekking

Siamo  in un territorio che, nonostante il passare del tempo, il cambiare continuo delle stagioni, il maglio duro che si abbatte continuamente su di esso della pioggia, del vento, del sole e del ghiaccio, rimane refrattario e quasi immodificabile agli eventi della natura ed aspetta il lavoro dell’uomo per dargli sostentamento e ricovero.

Punto di partenza : Castelnuovo Berardenga Scalo

Punto di arrivo : Castelnuovo Berardenga Scalo

Lunghezza sentiero : 16 chilometri (circa)

Zona attraversate : Crete senesi

Punti di interesse : Mucigliani – Castello di Leonina – Site Transitoire

Difficoltà percorso : E

Descrizione :

Stiamo parlando delle Crete Senesi, nel territorio fra Asciano e Taverne D’Arbia; terreno argilloso e impermeabile, che non permette l’attecchimento di estesi boschi ma che sa sostenere la vita di numerosi armenti, il rigoglio di abbondanti messi e la scoperta, per chi sa trovarli, dei preziosi doni che si chiamano tartufi.

Partiamo da Castelnuovo Berardenga Scalo, un’aliena stazione a diversi chilometri dal proprio paese, dove si possono parcheggiare i mezzi di trasporto o si può usufruire dei treni locali. Tornando indietro per la strada asfaltata si imbocca a destra la stradella bianca che ci conduce in leggera e costante salita verso “Casanuova alla Stazione” e quindi sul crinale che ci porta a superare sulla nostra destra la fornace di laterizi e l’attigua cava. Continuando sul crinale arriviamo a Mucigliani che rappresenta un punto panoramico eccezionale su tutte le crete, tanto da far rimpiangere il binocolo a coloro che non lo hanno al seguito. Di notevole, oltre alla bellissima sebbene modestissima chiesetta con campanile a vela, esiste un allevamento di ovini di circa 800 capi che rende l’idea, anche olfattiva, dell’importanza di queste attività nella zona. Da Mucigliani si raggiunge il “Site Transitoire” , luogo anche questo molto panoramico dove un artista francese ha posto un’istallazione molto suggestiva e, secondo me, artisticamente pregevole, che rende il sito unico.  Continuando in una delle quattro vie che si diramano dal luogo si volge il cammino verso un ulteriore anello, detto delle “Biancane di Leonina”, che non ha rivali nel mostrare da un lato la tipologia del suolo, un territorio dove gli alberi rappresentano un’eccezione da fotografare e, da un altro lato, sebbene in piccolo, la bellezza della natura. Prendendo a destra  al successivo incrocio, si segue il sentiero tra le Biancane e si risale dal fondo della valle il viale alberato che porta al “Castello di Leonina; prendendo invece a sinistra si passa prima da questo complesso che è diventato un Relais a 4 stelle e si risale a destra il crinale delle Biancane. Nell’uno e nell’altro senso non si può che lasciarsi coinvolgere dalla bellezza dei luoghi e dalla sapienza delle Natura.  Tornati verso il “Site Transitoire” si volge a sinistra ed in discesa, attraversiamo l’agglomerato del Podere Cortina dove, (se volete anche questa metafora dell’Italia), tra case in parte ristrutturate in modo egregio e in parte ancora chiuse per pericolo crolli, avrete la sorpresa di trovare un “Centro di Ricerca sui Cromosomi Ovini”, (non evete letto male, si tratta di un centro di ricerca di avanguardia scientifica di genetica!). Seguendo la strada che ci conduce a quella asfaltata e proseguendo su quest’ultima sulla destra, in circa un chilometro e mezzo, torneremo alla Stazione a recuperare le auto o a prendere il treno delle Crete.




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