Romitorio delle Calle

Casentino Montemignano Terre Alte

L’Oratorio delle Calle in Casentino m.900 è uno dei più interessanti della Diocesi fiesolana.

  

Questo oratorio/eremo nel XVIII secolo, assunse fama e rinomanza non solo per la devozione alla Madonna che vi si praticava, ma anche per aver avuto  come custode un personaggio illustre che vi condusse vita eremitica  per ben quarantadue anni, nascondendo la sua vera identità e cioè il conte Cesare Ignazio Benedetto Solaro di Torino.Il Conte

L’oratorio, nei pressi di Montemignaio, fu costruito lungo una vecchia mulattiera che saliva al crinale ed era interessata al passaggio dei greggi di pecore che dal Casentino si recavano in Maremma (transumanza), varcando la catena del Pratomagno al Varco della Consuma e attraversando poi l’Arno a Rignano dove  già da metà del 1500  esisteva un ponte. Proseguivano poi immettendosi  su quella che anche oggi è chiamata “Via Maremmana” che porta nel Chianti.

Il romitorio costituiva un momento di sosta e di conforto per i pastori che qui sostavano ed effettuavano la conta del gregge.

Il nome “Calle” deriva infatti da “Calles” che nel periodo romano indicava le vie di migrazioni stagionali delle greggi e nel medioevo fino a metà degli anni cinquanta del secolo scorso, indicava i luoghi dove veniva effettuata la conta delle pecore per pagare alcune tasse di transito.

Di origine incerta, era probabilmente un tabernacolo esistente già fin dalla metà del XV secolo.

L’oratorio, edificato con il contributo dei pellegrini che venivano numerosi a venerare  l’immagine della Madonna, considerata miracolosa, è preceduto da un loggiato a tre arcate e caratterizzato da finestre e inginocchiatoi esterni. Il primo rettore fu nominato dal vescovo di Fiesole nel 1641. Per motivi di sicurezza, l’originaria  tavola con l’immagine della Madonna delle Calle, nel 1960 è stata trasferita nella pieve di Montemignaio. L’oratorio si trova vicino alla strada che da Montemignaio si immette sulla statale che da Gualdo va alla Consuma.

Il sentiero Cai più vicino è il numero 25.

Tutti gli anni, la prima domenica di settembre si celebra all’eremo/santuario la “Festa della transumanza”.

Testo di Vannetto Vannini – le foto sono state riprese dal libro “ Il Romitorio delle Calle “ di Pier Paolo Guidi e edito nel 1984 da Pucci Cipriani Editore .