La Villa fattoria dei Bargnani

In Valdarno Ville e Giardini Ville e Giardini a incisa-figline

La fattoria dei Bagnani è una tipica abitazione da padrone costruita attorno ad una preesistente “casa da padrone”. Prende il nome dalla famiglia che per prima ne ebbe la proprietà che possò in seguito agli Altoviti, poi la fattoria passò ai Medici Tornaquinci e infine ai Rosselli del Turco.La Villa Fattoria di Bagnani1 I Rosselli erano una famiglia che ebbe alcuni famosi pittori tra i suoi membri: soprattutto Cosimo (1439-1507) ed il fratello di Cosimo, Francesco Rosselli (1448-1513c.a), pittore e cartografo (a lui si deve la celebre “veduta della catena” di Firenze del 1472

Quando nel 1721 morì Francesco di Stefano Rosselli, la sorella Pellegrina (1660-1737) fu l’ultima erede familiare e, mancando discendenti maschi, fu stabilito che la sua discendenza, dal matrimonio con Chiarissimo Del Turco (1619-1685), prendesse in seguito il nome di Rosselli già Del Turco unendo le due famiglie, cosa che avvenne dal 1727. Nel frattempo la famiglia aveva saputo arricchirsi notevolmente e dal primo Seicento iniziò una campagna di acquisti terrieri nel territorio fiorentino, in un’epoca in cui le grandi famiglie nobiliari si rifugiavano in beni agricoli e terrieri dopo l’inesorabile crollo delle attività economiche legate alle manifatture ed ai commerci internazionali che avevano fatto la fortuna di Firenze nel medioevo e nel Rinascimento. Per successivi passaggi la villa giunge nella proprietà attuale Di Flaccomio Nardi Dei Bandi famiglia originaria di Chiusi.La Villa Fattoria di Bagnani3

Il complesso è preceduto da un lungo viale di cipressi e circondato da un bosco di lecci, cipressi e querce. La villa appare una grandiosa costruzione quadrangolare con torre centrale e con una scenografica scalinata a tenaglia sul davanti. Al centro è inglobata un’antica torre di avvistamento probabilmente di origini longobarde. Il primitivo edificio era stato costruito a nord della suddetta torre e presentava un loggiato; nella seconda metà del Settecento il complesso fu ampliato ad est e ad ovest. Precede la villa un oratorio pubblico dedicato a San Matteo.

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