La Pieve è dedicata al Vescovo Martire che tra il secondo e terzo secolo predicava il vangelo a contadini e pastori in questa parte del territorio. Cinque sono le chiese a lui dedicate, tutte in Toscana ed in un territorio non molto grande, fra il Chianti, il Valdarno e il Casentino.
La struttura della prima chiesa era semplice e rispecchiava le modeste esigenze degli abitanti del castello. Ad iniziare dal Mille quest’ultimo fu ingrandito e quindi anche la chiesa castellana cominciò ad assumere delle forme più ampie. In effetti la chiesa accrebbe la sua importanza fino a divenire una chiesa battesimale, di libera collazione, cioè di nomina diretta del pievano da parte del Vescovo di Arezzo, verso la fine del ‘400 o l’inizio del ‘500. Si conoscono tre chiese suffraganee della Pieve: San Pietro a Cennina, San Michele a Tontenano, Santi Iacopo e Cristoforo a Solata che, molto probabilmente, furono alienate dal piviere della Pieve di Galatrona. 
Nel corso dei secoli almeno due furono gli accrescimenti della struttura ed in parte sono visibili. Evidente è, nella facciata, la linea che attesta una sopraelevazione del tetto ed anche la finestra chiusa denota un cambiamento di forma. La facciata è semplice con il portale riquadrato in pietra serena, sollevato di alcuni centimetri rispetto al sagrato antistante. Sopra è presente un’architrave aggettante ed una lunetta con arco a tutto sesto che verosimilmente incorniciava una immagine sacra ora non più esistente. Al fondo della parte laterale è posizionato il campanile a vela con due campane. Si può notare che la chiesa è posta sulle mura castellane, che continuano dopo la fine della chiesa stessa, anche se inglobate nelle abitazioni, ma ancora evidenziando l’andamento semicircolare delle mura.
L’interno ha subito “l’imbarocchimento” come molte altre chiese nel Settecento. Presenta quindi, oltre all’altare principale altri due laterali. Sulla sinistra dell’altare principale, sulla parete è posizionato il pulpito. Nel fondo della chiesa, sopra la porta di ingresso è posizionata una cantoria sorretta da due colonne e da due semicolonne dove è posto l’organo di tipo positivo istallato nel 1899 ed elegantemente riquadrato in una cornice.
