La Foresta di Sant’Antonio ed i Carbonai

Reggello Terre Alte Valdarno

La Foresta di San Antonio (Reggello)  è Area Naturale Protetta di Interesse Locale (Anpil) ed è gestita dalla Comunità Montana della Foresta Fiorentina.

 

La foresta si sviluppa per circa900 ettari, fra i 600 e i1490 m. di altitudine. Essa racchiude l’alta valle del torrente Resco ed è delimitata ad ovest dal crinale della Massa Nera, a nord e a est dal crinale principale del Pratomagno nel tratto compreso fra il Poggio della Risala (1486 m.) e il Poggio Uomo di Sasso (m.1537), e a sud dal crinale secondario di Poggio Castelluccio (m.1386) nella parte in cui degrada fino a raggiungere il fondo valle a Casa Lavana (m.562).

Maestoso è il faggio di Prato Marcaccio,(foto a sinistra) forse il più grande del Pratomagno, e la bella cascata dei Meriggioni sul Fosso della Melonza (foto a destra). Inoltre sono state approntate alcune aree didattiche . Fra i fiori di montagna numerosi sono i Gigli Martagoni (foto)

Nella foresta  predomina la faggeta e c’è molta disponibilità di acqua; è sempre stata sfruttata intensamente per la produzione del carbone, produzione importante per l’ economia della zona e che si è protratta fino alla metà del secolo scorso.

I carbonai venivano chiamati “ forzati della foresta” ed era un mestiere scomodo e difficile che ora appartiene al passato.

In genere venivano fatte due campagne l’anno di produzione e la carbonaia esigeva una presenza continua e costante del carbonaio che controllava la combustione intervenendo in caso di necessità.

I carbonai vivevano per lunghi mesi nei boschi in capanne o ricoveri di fortuna,

La capanna di Mandro Vecchio (foto sinistra) a quota m.830 era una capanna adibita a tale uso. Il piccolo edificio in muratura porta la data 1855 (foto) incisa su una pietra frontale ed è una testimonianza importante del passato.

 

La capanna è riportata anche nella tavoletta 1:25000 titolo Montemignaio del IGMI.

Aggiornamento estate 2012.

La capanna di Mandro vecchio è crollata (vedere foto) e ciò è dovuto alle nevicate di inizio anno 2012. Si spera che essendo una importante testimonianza  dei secoli passati, venga ricostruita al più presto

 

 

 

 

 

 

 

La Foresta di San Antonio è attraversata dal sentiero CAI n°15 e da una fitta rete di sentieri segnati con paline a cura dell’Anpil. Inoltre sono stati riattivati alcuni rifugi (foto sinistra) e per chi vuole approfondire soprattutto sotto l’aspetto naturalistico-botanico è reperibile anche nella nostra biblioteca sezionale il libro di Sonia Elisi dal titolo “La Foresta di San Antonio” edito dal comune di Reggello e stampato nel 1997 dalla casa editrice “Lalli Editore” ; è inoltre disponibile la carta 1:10000 Foresta di San Antonio che riporta tutti i percorsi dell’area interessata.

Testo e foto di Vannetto Vannini

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