La Badia di San Lorenzo a Coltibuono

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Nel contesto delle terre legate ai longobardi si deve pensare che tra la fine dell’ VIII° e l’inizio del IX° secolo nascesse a Coltibuono un Oratorio dedicato a San Lorenzo, ad opera, sembra, di Geremia Firidolfi, cioè di uno dei figli di Rodolfo, di una famiglia di chiara origine longobarda.Immagine112 Un primo documento che attesta la presenza della chiesa è del 1037. Nel 1075 è documentata nel sito la costruzione di un ospizio e una ristrutturazione della chiesa con delle strutture adibite ad abitazione per il clero. In precedenza, nel 1049, esiste un atto di donazione di diversi beni immobili alla chiesa di San Lorenzo. In quegli anni si stava sviluppando il movimento Vallombrosiano ed infatti dal 1053, tutte le donazioni sono fatte alla Chiesa ed al Monastero (Vallombrosiano) di San Lorenzo. Si ritiene che a partire da quell’anno il monastero facesse appunto parte di quel movimento religioso e non dal 1095 come correntemente si crede, cioè circa 40 anni più tardi. Nei primi secoli fu destinazione di molte donazioni che la fecero ricca, mentre importante per la regola era divenuta per la rigorosità dei suoi primi abati.  A partire dal XIII° secolo, nel momento del suo maggior splendore, il monastero fu investito dalla lotta dei guelfi e dei ghibellini prima e da quella di Firenze contro Siena in seguito. Trovandosi al confine di queste due città belligeranti, diverse furono le occasioni di saccheggio e di distruzione. Non mancarono anche periodi di spopolamento del monastero e dei poderi dovuti alle malattie endemiche come la peste o alla cattiva gestione degli Abati. Abati capaci come Paolo di Montemignaio la riportarono invece in splendide condizioni nel XIV° secolo. Nel XV° secolo si assiste al decadimento della Badia dovuto, come successe per molte altre, in seguito all’introduzione dell’istituto della “Commenda” che, pur permettendo alla Santa Sede di ottenere la fedeltà delle famiglie a cui venivano intestate, comportava il pauperamento eccessivo delle loro proprietà soggette agli appetiti famelici dei Commendatari. Dopo essere passati anche sotto le brame dei Medici, Giovanni, figlio di Lorenzo e futuro Papa con il nome di Leone X° fu uno dei primi Commendatari, la Badia riuscì nel 1540 ad uscire dal’istituto della  Commenda.  Quasi contemporaneamente era stata vinta la battaglia di Firenze con Siena che era stata conquistata nel 1554 e quindi, di questo clima di ritrovata fiducia e serenità la Badia naturalmente ne godette i benefici, riuscendo a rimanere da allora indipendente e con il patrimonio praticamente invariato fino al 1808 quando gli enti ecclesiatici furono soppressi al governo napoleonico. Passata ai privati fu proprietà dei Principi Poniatosky e quindi della famiglia Giuntini da cui è passata per eredità alla attuale proprietà Stucchi Prinetti. Immagine113La chiesa è ad unica navata con due cappelle laterali, costruite nel 1466, all’altezza del presbiterio che la fanno apparire a croce latina. Negli stessi anni fu costruito anche il chiostro che purtroppo nel 1761 fu chiuso per utilizzarlo come magazzino. E’ stato riaperto nel 1973. La Badia è stata rimaneggiata più volte ma è stata riportata alle condizione più possibili romaniche. Il campanile è quello originale del 1160. Nel 1710 fu apposto sul davanti e sul lato sinistro un portico che è ancora è visibile. Negli anni successivi fu allargata la cantina che anche oggi viene utilizzata per l’odierna produzione vinicola dell’azienda. A fianco dell’immobile dell’ex monastero, ora divenuto villa padronale dove al piano nobile si trova una bellissima sala affrescata che una volta era il refettorio del convento, si trova un piacevolissimo giardino.

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