I “Torrini Scacciastreghe” del nostro Pratomagno

Casentino Loro Ciuffenna Terre Alte

Fino  alla fine degli anni 70 del secolo scorso, esattamente fino ai lavori fatti sul crinale per la posa dei tubi del metanodotto algerino, esistevano delle costruzioni circolari  fatte con pietre a secco e  tutti più o meno della stessa dimensione.  Dai nostri montanari venivano chiamati “Torrini”

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da altri invece “Ometti di sasso” ( vedi Terre Alte “Ometto di sasso “ dell’Uomo di Sasso, comune di Castel San Niccolò). Quello più spettacolare  era il torrino ubicato al Termine m.1284, sotto il Masso Ladronaja ( Vedi Terre Alte) e vicino a Montrago. Era particolare perché era un’ insieme di torrini costituiti da un torrino centrale alto circa  tre metri e con un diametro  di circa un metro, circondato poi da diversi torrini più sottili e leggermente più bassi  disposti in modo disordinato tutt’intorno.  Così esisteva nel 1972, ma già nel 1975 i torrini intorno non esistevano più, erano crollati o fatti crollare  volutamente. Nel 1980 esisteva ancora il torrino centrale che poco dopo fu abbattuto.  Queste costruzioni erano antichissime ed avevano sfidato il tempo,  era una usanza che proveniva da molti secoli addietro, in quanto questi torrini venivano costruiti dai montanari per proteggersi dalle  streghe, una usanza questa che si ritrova poi nelle montagne di altre parti d’Italia.

La foto che presentiamo è ricavata da una pellicola di cinepresa in cui era, casualmente, ripreso il torrino del Termine pero in due immagini, una dalla base a metà e l’altre da circa la metà al vertice. Le due immagini sono state sovrapposte costituendo una immagine sola che da l’idea di come (grosso modo) era costituito un “torrino”.

Vannetto Vannini