Gello Biscardo “ Il paese dei matti”

Castiglion Fibocchi Terre Alte Valdarno

Gello Biscardo è l’unica frazione del comune di Castiglion Fibocchi ed è situato a 489m di altezza  sotto il crinale fra il  Poggio della Lama e il Poggio della Baselica , in posizione dominante sulla vallecola del torrente Orenaccio. Il toponimo potrebbe derivare  dal vocabolo latino” agellus” (campicello, piccolo podere) e dal personale germanico “ Wiscard” che dovrebbe essere stato il signore del luogo;  il Repetti da un’altra interpretazione  che è questa: “Dondochè non sarebbe troppo ardita induzione di chi opinasse che, per distinguere questo dal castello di Carda degli Ubertini, lo appellassero Biscardo, quasi Bis Carda, o seconda Carda”. Il paese è ricordato soprattutto per la leggenda dei”Matti”  che, attraverso i secoli, si è tramandata fino a noi. Sicuramente in questa leggenda c’è un fondamento storico, in quanto non è la prima volta che gli abitanti di un paese “ ammattiscono tutti insieme”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Generalmente casi del genere sono addebitati all’uso di acqua inquinata per un certo periodo da sostanze alcaloidi  che si trovano in alcune   erbe trasportate dal vento nella sorgente, e qui solubilizzati nell’acqua che poi veniva bevuta. Oggi le storie della” luna nel pozzo, il frate indovino, l’uova di miccia (asina), la causa al sole, il seme degli aghi , la vendita dei fiammiferi  prima provati se andavano bene”, fanno sorridere  come fossero barzellette; certo hanno  contribuito a dare da secoli al  paese una fama tale che Gello Biscardo è conosciuto  in gran parte della Toscana, una fama di cui oggi gli stessi abitanti ne sono contenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La chiesetta di Gello B. è dedicata a San Giovanni Battista e anticamente dipendeva dalla  Badia di San Quirico Soprarno o in Arfoli . Agli inizi del secolo scorso la parrocchia di Gello contava 250 persone, oggi gli abitanti stabili sono 30. “Matti” a parte, oggi Gello Biscardo è uno degli antichi paesi più belli della nostra montagna. Da anni, nel paese è attivo un ristorante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Testo e foto di Vannetto Vannini